spostamento realizzato, per vacanza o per ragioni di lavoro, fuori dal comune in cui si vive e che comporta almeno un pernottamento nel luogo visitato; sono esclusi i viaggi e gli spostamenti effettuati nelle località frequentate tutte le settimane (ritenuti abituali secondo la definizione di turismo), nonché i viaggi di durata superiore a un anno; in questi casi, infatti, il viaggio non costituisce flusso turistico poiché la località visitata viene associata al luogo in cui si vive. Sono altresì esclusi i viaggi effettuati per coercizione (viaggi per traslocare, viaggi per andare a votare per elezioni/referendum, spostamenti dovuti a calamità naturali, ecc.) e quelli a fronte dei quali vi è un contratto di lavoro nel luogo di destinazione (lavoro stagionale, supplenze, altri lavori temporanei).I viaggi rappresentano un evento più articolato degli arrivi, poiché nel corso dello stesso viaggio un turista può spostarsi in diverse tappe ed essere registrato “in arrivo” in più esercizi ricettivi.